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Lo scorso 6 settembre si è svolta la prova di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia e odontoiatria e protesi dentaria. Gli aspiranti medici e odontoiatri hanno dovuto rispondere a 60 domande a risposta multipla, nel tempo massimo 100 minuti.
Rispetto alla prova dell’anno scorso c’è stata una diversa ripartizione della tipologia delle domande, in quanto il 15% del test è stato dedicato a quiz di ragionamento logico, ragionamento numerico e humanities. La restante percentuale del test è stata attribuita alle materie disciplinari (biologia, chimica, fisica e matematica).
In particolare: 4 quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi; 5 quesiti di ragionamento logico e problemi; 23 quesiti di biologia; 15 quesiti di chimica; 13 quesiti di fisica e matematica.
Dopo che il MUR ha pubblicato le risposte della prova, sono pervenuti all’Avvocato Cristiano Pellegrini Quarantotti le prime segnalazioni dei candidati, che hanno lamentato alcune domande ambigue o errate e irregolaritàrispetto al bando, per esempio riguardanti le etichette.
Quest’anno, infatti, oltre alla questione dei quesiti, sono emersi ulteriori elementi di criticità relativi ad altri aspetti della selezione che, già in passato, hanno portato all’accoglimento dei ricorsi patrocinati dallo Studio Legale, quale ad esempio la determinazione del contingente di posti inferiore al fabbisogno sancito dalla Conferenza Stato Regioni.
L’Avvocato Pellegrini Quarantotti chiarisce, infatti, che “Considerato l’attuale inadeguato sistema di selezione per accedere a medicina ed odontoiatria, negli ultimi anni molti ricorsi sono stati accolti sulla base di diverse motivazioni, quali errori nella somministrazione di alcuni quesiti, illegittima determinazione del contingente di posti bandito, altre vicende peculiari relative al singolo candidato (errore nell’attribuzione del codice etichetta, mancata adozione degli strumenti compensativi per i candidati con DSA). Proprio l’anno scorso, il Giudice Amministrativo ha accolto il motivo di ricorso relativo alla errata formulazione di alcune domande della prova, consentendo a molti candidati patrocinati dallo Studio di potere accedere all’ambìto corso di laurea, che rischiava di essere precluso in ragione dell’errore ministeriale nella redazione dei quesiti di prova”.
In base anche alla singola situazione, anche di punteggio, verrà consigliato la proposizione del ricorso. Per lo Studio, il ricorso individuale presenta maggiori margini di successo e appare maggiormente consigliabile per i candidati che hanno un punteggio elevato, ma deve essere comunque chiaro che non è possibile fornire delle certezze o garanzie in merito agli esiti del ricorso, che dipendono dalla specifica situazione di ogni ricorrente.
Il ricorso dovrà essere presentato entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria, dinanzi al TAR del Lazio. Verrà formulata una richiesta di discussione cautelare della istanza di iscrizione, che si celebrerà con una udienza fissata dopo circa 30/45 giorni dal deposito del ricorso stesso (quindi, verosimilmente, tra dicembre e gennaio). L’esito dell’udienza, e quindi della domanda di iscrizione, si conoscerà dopo 4/5 giorni dall’udienza medesima. In sostanza la procedura è abbastanza celere.
Lo Studio Legale Pellegrini Quarantotti, attraverso il proprio Staff, fornisce esclusivamente consulenze individuali e personalizzate, volte ad individuare la tipologia di azione più opportuna in ragione della specifica situazione del cliente, consigliando anche la strategia da adottare in attesa di conoscere l’esito del ricorso o strade alternative al ricorso ove questo non sia possibile.
Per informazioni sul ricorso ai test di accesso facoltà a numero chiuso 2022 è possibile inviare una email, con i propri recapiti, a [email protected] o cliccando il pulsante sottostante. Sarete ricontattati entro 48 ore dallo Studio Legale.