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Sono di questi giorni i primi provvedimenti di accoglimento del Consiglio di Stato su appelli cautelari promossi dallo Studio dell’Avv. Cristiano Pellegrini Quarantotti, relativi al Concorso SSM 2020.
In particolare, dopo il rigetto del T.A.R. del Lazio, la Sezione VI del Consiglio di Stato, con plurimi pronunciamenti, ha recepito integralmente le istanze formulate dall’Avv. Cristiano Pellegrini Quarantotti, il quale aveva documentato – giusti atti ufficiali delle Università – la sussistenza centinaia di borse non assegnate e/o perse, anche “non intonse” (vale a dire parzialmente fruite e poi abbandonate).
Negli ultimi provvedimenti è stata accolta l’istanza cautelare di iscrizione alla scuola di specializzazione sulla base della seguente motivazione “ai fini della redistribuzione sia delle cd. borse “non intonse”, parzialmente utilizzate da specializzandi poi trasferitisi ad altra sede o ad altro settore, per scorrimento della graduatoria unica nazionale e previa verifica delle posizioni dei candidati, sia della rideterminazione degli ulteriori posti resisi disponibili, anche per effetto della L. 30/12/2020, n. 178, art. 1, commi 421-2”.
L’Avv. Pellegrini Quarantotti accoglie con soddisfazione tali provvedimenti, rilevando che “il Consiglio di Stato, ancora una volta ha accolto le tesi portate avanti dal mio Studio, riconoscendo, da un lato la necessità di assegnare tutte le borse vacanti, che (ad oggi, secondo la documentazione acquisita dallo Studio Legale) risultano essere pari a n. 513 contratti (tale dato risulta essere, peraltro, assolutamente parziale, avendo fornito riscontro solo una parte delle Università); dall’altro, la necessità di aumentare il numero di contratti, rideterminandolo, anche per effetto della ultima Legge di Bilancio (L. 30/12/2020, n. 178, art. 1, commi 421-2), con adeguamento al maggiore fabbisogno di medici specializzandi (dimostrato dallo Studio in circa 2.800 borse)”.
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